La supervisione è un elemento fondamentale per diventare terapeuti competenti in Schema Therapy. Questo percorso non solo supporta lo sviluppo delle abilità tecniche, ma aiuta anche ad affrontare le difficoltà emotive che emergono nel corso del lavoro terapeutico. In questo articolo esploreremo l’importanza della supervisione, il suo impatto sullo sviluppo professionale e personale, e le difficoltà che possono emergere nel percorso verso la certificazione in Schema Therapy.
La Supervisione in Schema Therapy: un percorso di crescita e cambiamento
La supervisione in Schema Therapy va oltre la semplice revisione delle tecniche terapeutiche: è un’opportunità per esplorare e comprendere le sfumature del modello, che può risultare complesso e difficile da assimilare appieno solo attraverso la partecipazione al training. Il supervisore non si limita a insegnare le tecniche, ma guida il terapeuta attraverso la comprensione profonda dei casi, aiutandolo a sviluppare una visione più chiara e strutturata della situazione del paziente. La supervisione diventa così uno spazio in cui il terapeuta apprende come applicare il modello in modo flessibile, sviluppando quella “intuizione” necessaria per lavorare con efficacia in situazioni cliniche complesse.
La relazione di supervisione
Proprio come nella terapia, anche nella supervisione la relazione tra supervisore e supervisionato è fondamentale. La supervisione in Schema Therapy non si limita ad essere un trasferimento di conoscenze tecniche, ma diventa un vero e proprio spazio di sviluppo in cui il supervisore sostiene la crescita del terapeuta non solo sul piano professionale, ma anche su quello personale. La consapevolezza dei propri schemi e mode è importante, poiché questi possono emergere nella relazione supervisore-supervisionato, proprio come accade con i pazienti. La supervisione aiuta il terapeuta a gestire queste dinamiche, sviluppando il mode “Terapeuta Sano”, che è necessario per un lavoro terapeutico efficace.
I ruoli del supervisore in Schema Therapy
Il supervisore di Schema Therapy svolge tre ruoli principali, a seconda delle necessità del momento:
- Insegnante e Guida: il supervisore guida il supervisionato nell’approfondimento delle conoscenze teoriche e pratiche del modello. Fornisce feedback costruttivi basati su esempi concreti delle sedute, facilitando la crescita del terapeuta.
- Mentore e Modello: il supervisore si presenta come una figura più paritaria e empatica, creando uno spazio di autenticità e apertura. Condividendo le proprie esperienze e difficoltà, il supervisore mostra come affrontare le sfide professionali con coraggio e apertura, rinforzando il concetto di “terapeuta sano”.
- Terapeuta: il supervisore può adottare anche il ruolo di terapeuta, intervenendo direttamente per lavorare sulle reazioni emotive legate all’attivazione degli schemi che il supervisionato sperimenta durante le sedute con i pazienti.
Difficoltà comuni
Nel percorso di supervisione, possono emergere diverse difficoltà che mettono alla prova i terapeuti. Una delle più comuni è l’evitamento del lavoro esperienziale. Inizialmente, i terapeuti possono sentirsi ansiosi o incerti nell’applicare tecniche come il chairwork o l’imagery, temendo di fare errori o di non essere compresi dai pazienti. In questi casi, il supervisore incoraggia il supervisionato a uscire dalla propria zona di comfort, supportandolo nel lavorare con tecniche esperienziali, che sono centrali nella Schema Therapy.
Un’altra difficoltà frequente riguarda la riluttanza a registrare e rivedere il proprio lavoro clinico. La mancanza di feedback diretto, soprattutto nelle prime fasi del percorso, può ostacolare il miglioramento delle competenze. Il supervisore, in questo caso, normalizza questa difficoltà e incoraggia il supervisionato a fare uso delle registrazioni video come strumento di crescita, cercando di creare un ambiente di supervisione sicuro e senza giudizio.
La supervisione come strumento
La supervisione in Schema Therapy non è solo un momento di apprendimento tecnico, ma un’esperienza di sviluppo globale per il terapeuta. Il lavoro di supervisione aiuta il terapeuta a crescere, affrontando le difficoltà personali e professionali con il supporto di un supervisore che funge da guida, insegnante, mentore e, quando necessario, terapeuta. Superare le difficoltà comuni che emergono durante la supervisione, come l’evitamento del lavoro esperienziale o la paura di ricevere feedback, è essenziale per diventare un terapeuta competente in Schema Therapy. In questo processo, la supervisione diventa non solo un mezzo per sviluppare abilità tecniche, ma un’occasione per evolvere come professionista e come persona.
Se sei un terapeuta interessato alla Schema Therapy, considera di intraprendere un percorso di supervisione che ti permetta di crescere, imparare e affrontare le difficoltà professionali con competenza e consapevolezza.